Donne e lavoro

ForModena da oltre 20 anni rappresenta un punto di riferimento per la valorizzazione del lavoro femminile. ForModena è stata capofila, negli anni scorsi, del progetto regionale ‘Intraprendere Donne’ che rappresenta una buona prassi a livello regionale nell’ambito dei progetti finalizzati a sostenere l’imprenditoria femminile, Fornire informazioni, consulenza tecnica, formazione a chi intende avviare o ha da poco avviato un’attività imprenditoriale, agevolare l’acquisizione delle competenze necessarie per trasformare un’idea in un progetto d’impresa.

ForModena fa parte del tavolo permanente di concertazione e intervento sul tema della conciliazione vita e lavoro istituito dal Comune di Modena con le associazioni e organizzazioni rappresentative del lavoro e dell’imprenditoria nell’ambito delle iniziative promozionali volte a sostenere lo sviluppo e il progresso del sistema locale. In particolare i vari soggetti del tavolo promuovono il bando “Senza chiedere permesso” del Comune di Modena, volto a finanziare azioni di conciliazione e welfare aziendale per valorizzare il lavoro femminile rivolto ad imprese, associazioni e libere professioniste. La rete si pone l’obiettivo di incentivare misure di aiuto ad aziende, libere professioniste e associazioni che consentano una maggiore e migliore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, attraverso azioni innovative di sviluppo del welfare aziendale e di sostegno al lavoro professionale.

Sebbene nell’ultimo ventennio sia fortemente aumentata la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e l’attività professionale remunerata sia progressivamente divenuta parte integrante dell’esistenza femminile, il rapporto tra la distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra i due generi continua a riproporsi sostanzialmente con le stesse caratteristiche del passato, pesando maggiormente sulle donne. Le donne inoltre, nonostante livelli di istruzione pari e superiori a quelli degli uomini raramente raggiungono ruoli apicali (soffitto di cristallo) e permane il divario salariale a parità di ruolo.

Queste tematiche non possono essere considerate problemi delle donne, ma riguardano e sempre più riguarderanno le persone e le realtà lavorative. Si tratta quindi non tanto di questioni di donne, quanto di questioni legate all’organizzazione del lavoro e all’organizzazione aziendale e come tali vanno affrontate. Il difficile equilibrio tra vita e lavoro, infatti, non è slegato da considerazioni connesse alla produttività e alla competitività aziendale e su un cambio di paradigma culturale per passare dalla conciliazione alla condivisione”.

ForModena partecipa attivamente al tavolo per introdurre nuove forme di flessibilità e innovazione organizzativa, coinvolgere le parti sociali ed economiche per promuovere il welfare aziendale presso i propri iscritti e aderenti, realizzare progetti formativi per le aziende che intendono applicare misure di welfare orientate a favorire il benessere dei dipendenti, promuovere il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e la conciliazione vita-lavoro.

Uno dei corsi maggiormente apprezzati in questo ambito è stato “Smart Working Way” – “Smart Working Kit” e “Smart Leadership” per persone, organizzazioni ed Enti Pubblici.

 

ForModena inoltre lavora ed investe sulla formazione in ambito ICT e STEM per favorire l’empowerment e lo sviluppo professionale delle donne e contrastare il digital divide, nello specifico ForModena è capofila del Progetto Donne Digitali Rif. PA 2019-13462 RER che ha coinvolto oltre 435 donne per 48 corsi sulle tematiche della Comunicazione digitale, business intelligence, progettazione grafica, contenuti web, e-commerce, web e social media marketing.

ForModena opera in linea con quanto previsto dall’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che definisce le tecnologie strumento essenziale per facilitare l’empowerment delle ragazze e delle giovani donne e non causarne un’ulteriore esclusione.

In Italia siamo al venticinquesimo posto in termini di parità di genere nell’utilizzo degli strumenti digitali, dodici posizioni al di sotto della media europea. Un dato preoccupante se pensiamo che il Covid19 ha dimostrato quanto le competenze digitali siano essenziali oggi. Posto che l’apprendimento della tecnologia è figlio del learning by doing, emerge chiaramente, anche da questo ultimo rapporto, quanto sia importante una educazione inclusiva che spinga le donne ad appassionarsi alle ICT ed alle STEM.